Formaggio (FdI): “Sentenza storica del Consiglio di Stato per la caccia e i cacciatori”

29 marzo 2024

(Arv) Venezia 20 mar. 2024 -     “Quella del Consiglio di Stato, la n. 982 del 2024, che dà ragione alla Regione Liguria in tema venatorio, è una sentenza storica che mette in chiaro le criticità di ISPRA in tema venatorio in corso da almeno dieci anni, ad esempio sui calendari venatori, ma anche sull’individuazione delle ‘piccole quantità’ da attivare per le deroghe in materia di caccia, oggetto puntuale della sentenza. Inadempienze difficili da spiegare per via normativa e motivate da parte di ISPRA con la mancanza di strumenti per calcolare le ‘piccole quantità’ di selvaggina cacciabile”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Joe Formaggio che spiega: “La sentenza mette a fuoco una contraddizione storica individuata nella cronicità dello stile di ISPRA che corre idealmente sempre sullo stesso percorso guidato da un orientamento univoco e costante, spesso ostativo e con un effetto paralizzante rispetto all’esercizio delle competenze e degli obblighi decisionali posti in capo alle Regioni”. “Nel confermare l’errore dell’azione di ISPRA - conclude l’esponente vicentino di FdI - la sentenza definitiva obbliga l’Istituto a fornire i dati alle Regioni. Ho redatto e sono il primo firmatario, con altri 30 colleghi consiglieri regionali del Veneto, di una lettera indirizzata al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, per segnalare questa anomalia nelle modalità di svolgimento dei compiti istituzionali di ISPRA e per ristabilire la competenza decisionale in capo alle Regioni. Chiediamo così un tempestivo intervento dei Ministri nei confronti dei vertici dell’Istituto affinché lo riportino ad essere un organismo scientifico e non ideologico in materia venatoria”. “Mi farò promotore nei confronti del Governo - conclude Formaggio - di un incontro interregionale sulla questione, cosicché ISPRA possa tornare a fare l’organismo scientifico che gli compete senza ideologie contrarie alla caccia, che hanno finora impedito illegittimamente ai cacciatori di svolgere la propria attività”.